Tenuta del Priore Bag in box 5l rosso
Peso | 5 kg |
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Pencil & Musicassetta
Se hai vissuto negli anni 90, questa etichetta ti sbloccherà un bel ricordo. È dedicata ai vecchi tempi, quando per riavvolgere il nastro della musicassetta tutto ciò di cui avevi bisogno era la matita HB. Un legame unico e indissolubile quello che li unisce. Vino rosso rubino con sfumature violacee. Al naso è speziato con aromi di frutti rossi.
Rosarubra x Francesco Musante – Merlot IGT Colline Pescaresi – 14,5%
Note sensoriali
Colore: Rosso rubino luminoso e molto fitto, quasi impenetrabile e di buona consistenza.
Olfatto: Naso diretto, con note quasi “dolci”, ottima presenza fruttata di ciliegia, fragola, prugna, un floreale di piccoli fiori di campo e il contributo di spezie varie e dolci come cannella e noce moscata.
Gusto: Al sorso si presenta con un’espansiva partecipazione alcolica che primeggia, incoraggiando i tannini che si manifestano conferendo struttura, pur restando setosi e morbidi.
Francesco Musante x Rosarubra – Pecorino – Abruzzo DOC – 14%
Note sensoriali
Colore: Un giallo paglierino carico con suadenti riflessi dorati e un’ottima consistenza.
Olfatto: Una buona intensità olfattiva, tipica e territoriale, con profumi di frutta matura come pesca, nespole e albicocca, oltre a minerali ed erbacei, con riconoscimenti di erbe aromatiche miste tra cui timo e maggiorana.
Gusto: In bocca è secco, con un ottimo livello di freschezza e sapidità in buon equilibrio con un calore importante e una suadente morbidezza attenuatrice. Buona persistenza gustativa in sintonia con i sentori olfattivi, mostra una sensazione di leggero petillant, e un gradevole finale ammandorlato.
ULISSE
Pecorino IGP
Denominazione: Terre di Chieti IGP
Vitigno: Pecorino
Il fascino della sua essenza minerale non ha eguali. Splendido per il rigore stilistico che si distingue per potenza e rotondità. Perfetto equilibrio tra acidità e freschezza. Particolare, unico, irripetibile. Il motivo della denominazione uguale al noto formaggio e’ incerto ma probabilmente e’ dovuto ai movimenti stagionali dei pastori che, al ritorno dalle zone di montagna in settembre, portavano le loro greggi a pascolare proprio sui vigneti dove il frutto era stato già raccolto